Dopo l’esperienza magica del 29 luglio succede che il 27 agosto 2022 ci prendo gusto e replichiamo.
Questa volta a Villafrati (un piccolo paese sempre in provincia di Palermo). La magia di questo incontro risiede in due fattori: persone giuste e momento giusto. Hai presente quando parli a qualcun* di qualcosa che ti sta particolarmente a cuore e da quel singolo incontro succede che Tizio ti presenta Caio che conosce Sempronio e alla fine il desiderio di voler realizzare qualcosa fa sì che succeda davvero?
Ecco il secondo incontro deve la sua realizzazione a Chiara, Giusianna e Giuseppina rispettivamente i Tizio, Caio e Sempronio citati sopra. Onorata del fatto che fossero tutte donne: un esempio virtuoso di rete femminile e solidale. A sfatare il mito (non sempre falso) per cui le donne tra di loro si fanno la guerra.
Ma tornando a noi, in quell’occasione tutti i presenti hanno assistito a qualcosa di unico, me compresa.
La gentillezza spiegata ai grandi
Anche quella volta è stata organizzata un’attività a misura di bambini e bambine. Dopo una breve presentazione del libro, i partecipanti hanno disegnato la loro versione di “Il Pesce Palla e la Luna” sulla base delle suggestioni ricevute dalla prima chiacchierata insieme, un vero e proprio talk show per intrattenere, incuriosire e coinvolgere i presenti. Soprattutto i più piccoli. Al vincitore del disegno più bello (democraticamente sorteggiato) una copia con dedica del libro.
È qui che inizia la storia che vi ho preannunciato nel titolo. Annarita è la fortunata. La mamma però ha già acquistato il libro, così la bambina decide di regalarlo a un’altra partecipante: Chiara. Anche la mamma di Chiara, però, lo ha acquistato. Così Chiara cede il suo omaggio ad una bambina arrivata sul finire della presentazione e che, pertanto, non aveva avuto l’opportunità di partecipare al gioco, ma secondo lei meritava comunque il premio: Cassandra. Sia la bambina che la sua mamma sono rimaste molto colpite dal gesto, suggellato da un forte abbraccio tra le due amiche.
A proposito di intelligenza emotiva
Non avrei potuto immaginare un finale migliore.
Nel libro "Il Pesce Palla e la Luna" c'è un episodio nel capitolo "Nautilia la timida" in cui una piccola nautilus, hai presente quelle conchigliette abitate da esserini tutti zampette? Bene, in quella circostanza, Nautilia, (così si chiama il personaggio del libro) sta per precipitare da uno scoglio giù nell'abisso più oscuro, Pesce Palla accorre in suoi aiuto, come gli amici più fidati e veri sanno fare. La finzione narrativa incontra la realtà nel gesto di Chiara e Cassandra, mostrando a tutti lo spirito non solo del libro ma anche dell’incontro. Alla fine di quella giornata due parole si sono fissate nella mia memoria: gentilezza e gratitudine.
Quel giorno è accaduto qualcosa di speciale, lontano dal clamore di internet, dalle visualizzazioni e dai followers. È stato uno spettacolo riservato a un piccolo pubblico, ma che spettacolo: autentico.
Concludo con una filastrocca
Sono quattro sorelle che camminano a braccetto
e se a loro non vuoi far dispetto
lascia che ti consiglino cosa fare
a quel punto non ti resta che ringraziare.
Non conoscono altro che la verità
la menzogna non sanno proprio che faccia ha.
Se una rete virtuosa di sole donne è formata
la buona riuscita della cosa è assicurata!
Bambine protagoniste di questa storia
ci avete insegnato l'umiltà senza vanto e senza gloria
e se questo giorno si può dire speciale
è grazie alla vostra umanità che non ha nulla di normale.
Se vuoi condividere un momento speciale scrivimi sarò felice di leggerlo e di commentarlo insieme!